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Lecco, Foschi: “Il segreto della vittoria? Una canzone. Riuniti in cerchio, tutti a cantare"

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 14/07/2023

L’allenatore del club lombardo ha svelato un aneddoto curioso della stagione del Lecco. Dopo un periodo difficile per la questione stadio e gli sfoghi del presidente Di Nunno, è tornato il sereno. “Alla fine della partita per un anno intero ci radunavamo appena fischiava l’arbitro..."

Una cavalcata incredibile segnata da una serie di colpi scena che si sono alternati durante il percorso. Il Lecco ha stupito e vinto i Playoff, nonostante avesse allestito una squadra per la salvezza, come dichiarato a chiare lettere da Di Nunno, il numero uno del club.

La finale con il Foggia, la vittoria sul campo e poi tanti giorni in stand by per la vicenda stadio con la momentanea esclusione dal campionato cadetto. Le polemiche del presidente e il rumore della piazza che rischiava di ripartire dalla serie D. Poi il ricorso e la riammissione in B, accolta con soddisfazione dai vertici del club.

In queste ore ha parlato a Sportitalia Luciano Foschi, allenatore del Lecco. Tra i segreti del successo ci sarebbe una canzone che i calciatori cantavano a fine partita, una sorta di rituale.

“Alla fine della gara per un anno intero ci radunavamo appena fischiava l’arbitro. Tutti intorno a me in un cerchio, la gente pensava che dicessimo chissà che cosa. Alla fine ho dovuto svelare il segreto del post partita. Noi cantavamo sempre la canzone di Annalisa. ‘Ho viso lei che bacia lui, che bacia lei, che bacia me’. E tutti i ragazzi che saltavano, ballavano e mi davano delle sberle. Accadeva questo, è stato l’inno di questa vittoria, quel senso di leggerezza ci ha dato una mano importante”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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